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Recensione: Sette brevi lezioni di fisica

Written by Foglio Spinoziano on . Posted in blog

Nel recensire questo libretto di fisica teorica in un blog di filosofia ispirato a Spinoza la domanda spontanea può essere: cosa c’entra, appunto, con Spinoza? Carlo Rovelli è un fisico teorico nonché membro della prestigiosa Académie internationale de philosophie des sciences e responsabile dell’Equipe de gravité quantique del Centre théorique dell’Università di Aix-Marseille; in queste Sette brevi lezioni di fisica (Adelphi, 2014) ci presenta il microcosmo e il macrocosmo spiegati a partire dalla rivoluzione einsteiniana passando – con parole semplici ma rigorose – attraverso la conoscenza dei più grandi fisici del passato XX secolo. La novità è che tra una struttura infinitesima come quella dei quanti e una struttura macrocosmi come quella di pianeti e galassie l’elemento che li accomuna sembra essere un continuum spazio-temporale (della cui definizione matematica ancora manca di definizione finale) ma che mette al centro l’essere umano come spartiacque fra la comprensione del creato e la sua scoperta attraverso le leggi fisiche. Per Rovelli queste leggi fisiche e matematiche sono conoscibili e non prescindono dall’Uomo come fondamento di conoscenza. Perché, nonostante noi siamo fatti di quanti ed atomi, come un pietra, sentiamo e percepiamo di esistere? Spinoza direbbe che “sentiamo e percepiamo di essere eterni” e proprio Spinoza viene chiamato in causa alla fine per esprimere l’idea che ila mente che comprende e il corpo di cui si compone sono la stessa cosa. Io conosco e sono al tempo stesso; io sono il mio corpo e la mia mente che pensa. “Non ci sono io e i neuroni del mio cervello. Si tratta della stessa cosa. Un individuo è un processo, complesso, ma strettamente integrato”, dice Rovelli. E anche quando parla brevemente della libertà tira in causa il Filosofo olandese affermando che le nostre idee e le immagini che abbiamo di noi sono “più rozze e sbiadite del dettaglio della complessità di ciò che avviene dentro di noi”. Al pari di Spinoza, Rovelli – nell’affermare che io “sono il mio corpo e quanto avviene nel mio cervello e nel mio cuore, con la loro sterminata e per me stesso inestricabile complessità” – non può evitare che il discorso conoscitivo vada nella comprensione di se stessi proprio per comprendere il Cosmo o, magari, Dio.

Adelphi, 2014, pagg. 88 
ISBN 9788845929250
Euro 10,00
E-book Euro 4,99

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